mercoledì 22 novembre 2017

la vita
ora è un titolo di coda
una bibliografia scarna
non abbiamo più nomi capitali
né memoria dei capelli
ma ricordi di fermate
di madri puntiformi, confuse con lampioni,
ora che caliamo nelle terre
e guardiamo le case dal retro
pare di non esserci mai addormentate
sul serio
di avere palpebre di ferro
e udito parole franate
voraci, alluvionate;
andiamo, andiamo
trasognate
di aver arredato stanze
anticipato l'amore
rifatto il giorno e poi un altro uguale
combaciando a forza l'angolo
andiamo confrontando
il sole con il nuvolo
il reparto del supermercato
riassumendo l'unico capito
le paure senza accento,
andiamo
soffochiamo l'acuto.




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